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DAL 1992 AI GIORNI NOSTRI

In molti, probabilmente, avranno sentito parlare dell’esplosione nucleare avvenuta presso la centrale di Chernobyl (Ucraina) nella notte tra il 25 ed il 26 aprile 1986, ma non tutti sanno quali sono stati gli effetti catastrofici di questo avvenimento, che si trascinano ancora oggi e avranno ripercussioni anche in futuro.

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​​​La Bielorussia, o Russia Bianca, Paese prettamente agricolo, confina con l’Ucraina, ed in seguito al disastro nucleare è stata totalmente travolta dalle radiazioni portate in quella direzione dal vento, che in quei giorni soffiava proprio da quella parte. Le radiazioni hanno contaminato i terreni, le acque, gli allevamenti – tutto ciò che questa gente aveva. Ma la cosa peggiore è che le radiazioni si sono insinuate nei corpi delle persone, causando malformazioni e gravissime malattie alle quali saranno esposte anche le generazioni future.

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Molte sono le Associazioni che intervengono in Bielorussia: “Aiutiamoli a Vivere”, supportata dai suoi fedelissimi comitati dislocati in tutta Italia, tra i quali il nostro di Gorgonzola, ha pensato di organizzare soggiorni terapeutici nel nostro Paese, per tutti i bambini/e bielorussi, dando la precedenza a quelli che vivono nelle zone più colpite dalle radiazioni di Chernobyl.​E’, infatti, scientificamente provato che un mese di vacanza da noi permette a questi bambini/e di smaltire parte della radioattività accumulata e ai loro organismi di rafforzarsi. 

Gli studi hanno confermato che, in età adulta, i corpi e gli organismi dei bambini e delle bambine che hanno avuto la possibilità di trascorrere dei periodi in Italia, si sono difesi e protetti dalle temute malformazioni e malattie (tra le più frequenti ci sono il cancro, soprattutto alla tiroide, la leucemia e malattie gravissime alla vista e agli occhi.

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Eventi geopolitici e Covid hanno dapprima interrotto e poi modificato radicalmente le dinamiche di Accoglienza Temporanea Terapeutica, la Fondazione ha messo in campo altre modalità di aiuto a distanza rivolte alla popolazione bielorussa, volgendo lo sguardo anche ad altri scenari drammatici, allo scopo unico e principale di portare conforto, aiuto concreto e solidarietà. Dal 2024 è attiva l’accoglienza temporanea dei minori ucraini in fuga dalla guerra.

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Per maggiori informazioni guarda il sito della Fondazione Aiutiamoli a Vivere nazionale di Terni.

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